La metà dei consumatori pensa che i prodotti per la protezione solare contengano ingredienti dannosi per l'ambiente (1).
Sappiamo inoltre che ogni anno vengono rilasciate in mare circa 25.000 tonnellate di crema solare. Ciò si aggiunge agli otto milioni di tonnellate di plastica, al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla pesca eccessiva che già minacciano gli oceani e sono la prima causa dei danni ai fondali marini (2).
Pertanto, nel formulare la nostra nuova gamma di protezione solare che rispetta la pelle e l'ambiente marino, abbiamo escluso tutti i filtri e gli ingredienti potenzialmente dannosi.
Ma non ci siamo fermati qui. Volevamo essere sicuri che i prodotti stessi rispettassero i criteri di biodegradabilità ambientale ed ecotossicità, non solo gli ingredienti. Anche se tutti gli ingredienti sono stati selezionati con massima cura e rigore, dovevamo assicurarci che, una volta combinati all’interno delle formule, non creassero una sostanza tossica.
È essenziale limitare l'impatto dei nostri prodotti sull'ambiente marino, ma è impossibile testarli su ogni singolo organismo che compone gli oceani. Abbiamo quindi scelto due specie che appartengono alle famiglie del fitoplancton e dello zooplancton.
Il fitoplancton e lo zooplancton sono microalghe e microrganismi essenziali per la crescita dei coralli. Forniscono cibo per i coralli e danno loro il loro colore caratteristico.
Le barriere coralline rappresentano delle vere e proprie dispense per gli oceani e forniscono un habitat per il 25% delle specie marine. Circa due milioni di specie diverse vivono l'una accanto all'altra nelle barriere coralline. Se non danneggiamo le microalghe e i microrganismi essenziali per la crescita dei coralli, non interromperemo l'equilibrio naturale della vita marina e il corallo continuerà a fornire rifugio e habitat a molte specie viventi diverse.
Abbiamo effettuato due test di ecotossicità: uno sulle alghe, più precisamente Phaeodactylum tricornutum, appartenente alla famiglia del fitoplancton (testato secondo la norma NF EN ISO 10253). L'altro test è stato effettuato sugli invertebrati acquatici, più precisamente sulla specie Acartia tonsa, che appartiene alla famiglia dei copepodi, uno dei principali membri dello zooplancton (testato secondo la norma FD ISO 14669).
Questi due test ci hanno permesso di determinare la concentrazione di prodotto sopra la quale si osserva un effetto dannoso. È stato verificato che la concentrazione del nostro prodotto in mare non corrispondeva a questo valore e che anzi siamo ben al di sotto di questo limite. I nostri prodotti hanno superato i test a pieni voti.
Oltre ai test di ecotossicità, abbiamo testato la biodegradabilità di tutti i nostri prodotti secondo lo standard OECD 301F. Un prodotto è considerato facilmente biodegradabile se raggiunge il 60% di biodegradazione dopo 10 giorni. L'obiettivo è che il prodotto sia biodegradato al 100% dopo 28 giorni.
Biodegradabile significa che, a seguito dell'azione di organismi viventi come i batteri, il prodotto si scompone in componenti che non hanno effetti nocivi sull'ambiente. Questo conferma i nostri test di ecotossicità.
I test sono stati eseguiti presso un laboratorio francese di Rouen specializzato in prove, analisi e certificazioni.
2 - Studio del 2020 sui prodotti per la protezione solare in farmacie/parafarmacie: comportamento dell'acquirente, best practice e immagini del marchio - seconda edizione, condotto da ARCANE Research su 920 acquirenti tra il 29 Settembre e il 22 Ottobre 2020 2- https://www.wwf.fr